La primavera è ormai avviata. Le ore di luce a partire dall’equinozio dello scorso 20 marzo sono in aumento e lo saranno per tutto aprile, con un’espansione della durata del dì di un’ora e 18 minuti tra il primo e l’ultimo giorno del mese. La notte è più breve, ma complici temperature via via più miti, dedicarsi all’osservazione astronomica è di certo più piacevole rispetto al periodo precedente. Ecco una traccia per non perdersi gli oggetti e i fenomeni più interessanti del momento. 

I pianeti del cielo primaverile
Nel cielo della sera ritroveremo Marte, come anche nelle scorse settimane. Rintracciarlo è molto semplice: basta volgere lo sguardo in direzione della costellazione del Toro, dove nel corso del mese troveremo la sua luce calda sempre più vicina a quella di Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione. Già che ci siete, guardatevi intorno e andate a cercare le Pleiadi, un ammasso di luci bianche e bluastre. Sono centinaia, la stragrande maggioranza visibili solo attraverso telescopi potenti, ma anche a occhio nudo potreste scorgerne tranquillamente una decina. 

PleiadiL’ammasso delle Pleiadi (Immagine: Antonio Fernandez-Sanchez/Nasa)

A farci compagnia prima dell’alba ritroveremo invece Saturno, coi suoi celebri anelli: la direzione dove puntare il naso è sud-est, dritti nella costellazione del Sagittario. Anche per il piccolo Plutone vale lo stesso, con la differenza che la luce è così debole che senza un telescopio è impossibile trovarlo. 

Il cielo del mattino ci regala ancora qualche speranza di scorgere Venere, che diventa però sempre più difficile da rintracciare nel corso del mese poiché sorge a est e poco prima del Sole. Anche Mercurio sarà reperibile tra i bagliori dell’alba, sotto Venere, molto basso sull’orizzonte orientale e appena prima del sorgere del Sole, tanto che si confonderà nella sua luce. Idem per Nettuno, la cui luminosità è comunque assai scarsa da non poter essere colta se non con un buon telescopio.  

Grande assente delle notti di aprile è Urano, inosservabile poiché in congiunzione col Sole nella terza settimana del mese. Per ritrovarlo, dovremo attendere la tarda primavera.

Giove incontra la Luna
Giove è visibile per tutto il mese a partire più o meno dalla mezzanotte sull’orizzonte orientale. Tra il 22 e il 23 aprile, a notte fonda, sarà inoltre possibile ammirare l’incontro tra il gigante gassoso e la Luna. Basterà cercare nel cielo a Sud est, in direzione della brillantissima Antares (che fa parte dello Scorpione) e più precisamente nella costellazione dell’Ofiuco.

Come osservare Giove nei pressi della Luna il prossimo 23 aprile (simulazione con Stellarium by Alice Pace)

La congiunzione sarà visibile – meteo permettendo – a occhio nudo, ma se avete a disposizione un telescopio di certo potrete apprezzare qualche dettaglio in più.

Giove ripreso dalla sonda Juno (Immagine: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Kevin M. Gill)

Caccia alle Liridi, stelle cadenti di aprile
Le notti tra il 19 e il 25 aprile avranno un ospite silenzioso nel cielo orientale: si tratta dello sciame meteorico delle Liridi, una pioggia di scintille generate dal passaggio della Terra attraverso la scia di detriti della cometa G1 Thatchere che, come dice il nome, sembrano provenire dalla costellazione della Lira(più giù nel testo, le indicazioni per trovarla). 

Il momento migliore per osservarle? La massima frequenza sarà nella notte tra il 22 e il 23 del mese, anche se purtroppo la Luna piena ne maschererà parecchio la visione. 

In tour tra le costellazioni 
La volta notturna sta evolvendo lentamente nel passaggio dalle costellazioni invernali a quelle tipiche dell’estate. Sempre presente nel cielo occidentale Orione, assieme al Toro, ai Gemelli e all’Auriga. 

Per buona parte della notte è ancora ben visibile Sirio, la stella più brillante dell’inverno, nella costellazione del Cane Maggiore, ma assieme a lei ecco sorgere nel cielo orientale Vega, la cui luce sarà una delle grandi protagoniste delle notti della bella stagione. Per cercarla, bisogna rivolgersi a nord-est: è il quinto degli astri della Lira, una costellazione a forma di piccolo parallelogramma. 

La posizione di Vega e della Lira nel mese di aprile (simulazione con Stellarium by Alice Pace)

Assieme a lei, spostando lo sguardo a sud-est, sorgerà anche Arturo, una gigante rossa luminosissima e ben distinguibile per la sua luce arancione vivo. Fa parte della costellazione del Bootes, dalla caratteristica forma ad aquilone, molto semplice da individuare. 

A destra del Bootes ritroviamo la Vergine, con la sua brillante Spica. A sinistra, invece, la Corona boreale e, poco più in là, Ercole. 

Bootes, Vergine, Ercole e la Corona boreale (simulazione con Stellarium). 

”Buon Aprile a Tutti”