PARIGI, 23 GIU – Un riscaldamento globale al di
sopra della soglia fissata dall’accordo di Parigi sul clima
avrebbe “impatti irreversibili sui sistemi umani”: se si
raggiungeranno i +2 gradi centigradi anziché +1,5, circa 420
milioni di persone in più sulla Terra dovranno affrontare
“ondate di caldo estremo” e fino a 80 milioni di persone in più
nel mondo potrebbero essere minacciate dalla fame. E’ quanto
afferma una bozza del rapporto del Gruppo intergovernativo sul
cambiamento climatico (Ipcc) dell’Organizzazione delle Nazioni
unite (Onu).

Carenza d’acqua, esodo, malnutrizione, estinzione delle
specie: la vita sulla Terra come la conosciamo sarà
inevitabilmente trasformata dal cambiamento climatico quando i
bambini nati nel 2021 avranno 30 anni o anche prima, avverte
l’Ipcc. Qualunque sia il tasso di riduzione delle emissioni di
gas serra, gli impatti devastanti del riscaldamento globale
sulla natura e sull’umanità che da esso dipende accelereranno –
assicura la bozza di rapporto – e diventeranno dolorosamente
palpabili ben prima del 2050. “La vita sulla Terra può
riprendersi dai grandi cambiamenti climatici evolvendosi in
nuove specie e creando nuovi ecosistemi – osserva l’Ipcc , ma
l’umanità non può”. Il rapporto di valutazione completo da 4.000
pagine, molto più allarmistico del precedente del 2014, mira a
indirizzare le prossime decisioni politiche. Sebbene le sue
principali conclusioni non cambieranno, non sarà pubblicato
ufficialmente fino a febbraio 2022, dopo la sua approvazione per
consenso da parte dei 195 stati membri.