La Bibbia contiene dettagliate notizie cronologiche, che consentono il calcolo approssimato del tempo trascorso fra la creazione di Adamo ed eventi databili storicamente, come la prima distruzione di Gerusalemme. In questo modo è possibile sviluppare calendari, la cui epoca (cioè l’evento iniziale) sia la creazione del mondo. Esempi sono il calendario bizantino e il calendario ebraico. In questi calendari tutte le date sono positive; non esistono cioè date individuate dal numero di anni antecedenti l’epoca del calendario.

Dato che era diffusa fra gli ebrei e poi fra i cristiani l’opinione che il mondo sarebbe durato in totale 6000 anni, la data della creazione determinava anche la data della fine del mondo e ciò aumentava l’interesse per il calcolo accurato della data.

Le prime cronologie furono sviluppate dagli ebrei a partire circa dal 105 a.C. Ulteriori cronologie furono sviluppate sino al XIX secolo circa, dato che la grande maggioranza degli ebrei e dei cristiani credeva nella storicità letterale della Bibbia. Al giorno d’oggi a sostenere questa posizione restano soltanto i cosiddetti creazionisti della Terra giovane.

L’esegesi biblica ha evidenziato come i numeri nella Bibbia hanno spesso un significato convenzionale, per cui è arbitrario pensare che gli agiografi intendessero fornire indicazioni storiche in senso proprio.

Molti autori hanno calcolato la data della creazione, ottenendo, però risultati diversi. Lo spettro delle proposte si articola su oltre 3000 anni dal 3483 a.C. al 6984. La maggior parte delle proposte, tuttavia, si addensa attorno a due date: il 4000 a.C. e il 5300 a.C.

Cause di discrepanza fra le diverse datazioni

Le più importanti cause di discrepanza sono:

  • La principale causa di queste differenze è la diversa scelta del testo biblico cui l’autore ha fatto riferimento. Se si segue il testo ebraico masoretico o la Vulgata latina, che dipende anch’essa dalla tradizione rabbinica, si ottiene una data di circa 4000 anni prima di Cristo. Se si adotta la bibbia greca dei Settanta (che è la traduzione di un testo ebraico diverso, ma non meno antico di quello masoretico) si ottiene una data della creazione di circa 5300 anni prima di Cristo. Le differenze fra le due cronologie sono principalmente legate alla diversa durata del periodo fra la Creazione e la nascita di Abramo.
  • Una seconda ragione di discrepanza è la durata più lunga (430 anni), che il testo masoretico sembra assegnare alla permanenza degli ebrei in Egitto rispetto alla durata specificata da quello greco o siriaco (215 anni). Anche alcuni cronografi che utilizzano il testo masoretico preferiscono la durata corta per evitare contraddizioni con altre affermazioni del testo stesso.
  • Il calendario ebraico abbrevia la durata del periodo di dominio persiano in Palestina di circa 166 anni rispetto alla cronologia usuale (la durata di questo periodo non si deduce dalla Bibbia).
  • L’età di Terach al momento della nascita di Abramo non è certa. Sarebbe di 70 anni se Abramo fosse stato il figlio primogenito, come credono gli ebrei. La maggioranza dei cristiani, però, utilizza una notizia degli Atti degli Apostoli secondo cui Terach aveva 130 anni.
  • La datazione storica della prima distruzione del tempio di Gerusalemme (586 a.C.) è confermata dalle fonti babilonesi, ma la durata del regno di Giuda e quindi la datazione del regno di Salomone è incerta.

Si osservi inoltre che la definizione del primo anno del calendario è soggetta a una variabilità di 1 o 2 anni in relazione alla definizione del primo capodanno. Vi sono, infatti, due problemi:

  • L’anno in cui nacque Adamo può essere considerato anno “0”, come fa il Seder Olam Rabbah, anno “1” come vorrebbe l’uso moderno, o anno “2”, come propose Maimonide e tuttora assume il calendario ebraico attuale (creazione di Adamo il giorno 1 dell’anno 2);
  • La data del capodanno gregoriano o giuliano (primo gennaio) è diversa dal capodanno ebraico (1 tishri) o bizantino (primo settembre).

Le cronologie ebraicheModifica

La prima cronologia biblica a noi nota è quella contenuta nel Libro dei Giubilei, un’autorevole opera scritta poco prima del 105 a.C. da un fariseo. Essa copre il periodo dalla creazione all’Esodo, che viene datato al 2410 AM. In tal modo l’ingresso nella Terra Promessa si verifica nel 2450 AM, cioè esattamente dopo 50 giubilei dalla creazione del mondo.

Questa cronologia fu rivista e completata nel II secolo e.V. dal Seder Olam Rabbah, la più autorevole cronologia ebraica, che fu sostanzialmente adottata dal giudaismo rabbinico. Essa copre l’arco di tempo dalla creazione sino alla distruzione del secondo tempio, che viene collocata esattamente 10 giubilei dopo la distruzione babilonese del primo tempio. Per ottenere questo risultato, storicamente inattendibile, essa dovette accorciare drasticamente il periodo di dominazione persiana. La durata di soli 52 anni, inoltre, coincide con la durata attribuita all’esilio babilonese; una scelta forse data da obiettivi di simmetria.Questo computo della creazione, che è uno dei più brevi a causa dei 166 anni mancanti, è all’origine dell’attuale calendario ebraico.

Per l’ebraismo rabbinico, quindi, la creazione ebbe inizio il 25 Elul o il 25 Adar dell’anno 1 del calendario ebraico in modo che la creazione di Adamo, nel sesto giorno coincida con uno dei due capodanni ebraici. Scegliendo quello d’autunno, Adamo sarebbe stato creato il primo giorno del mese di Tishridell’anno 2, che corrisponde al 6 ottobre del 3760 a.C..

Si osservi, infine, che le cronologie ebraiche, come tutte quelle basate sul testo masoretico, comprimono in pochi anni lo sviluppo delle diverse civiltà. Secondo Genesi, infatti, la confusione delle lingue avvenne “nei giorni di Peleg“, un patriarca vissuto “solo” 239 anni e la cui morte il Seder Olam Rabbah data AM 1996. Quando Abramo si recò in Egitto, trovandovi una civiltà strutturata con tanto di faraone e suoi funzionari, erano trascorsi meno di 40 anni.

Alcune Chronologie Cristiane

Le datazioni più note sono:

  • Datazioni basate sul testo masoretico.
    • James Ussher, arcivescovo anglicano di Armagh, nel 1654 calcolò la data del 23 ottobre 4004 a.C. utilizzando anch’egli il testo masoretico, ma correggendo la durata dell’impero persiano. Secondo Usher Gesù sarebbe nato esattamente nell’anno 4000 AM, cioè il 4 a.C. Il suo calcolo fu seguito soprattutto nei paesi protestanti e ad esso fanno riferimento in genere i creazionisti moderni. Recentemente tuttavia, la difficoltà di riconciliare una durata così breve con le scoperte dell’archeologia ha indotto anche qualche creazionista a rivalutare la cronologia più lunga esposta nella LXX.
    • Altre date vicine al 4000 a.C. sono state proposte da molti studiosi, per esempio i Testimoni di Geovacalcolano la data della creazione di Adamo nel 4026 a.C., mentre concordano con la Geologia per la Terra
  • Datazione di Eusebio basata sulla LXX.

Eusebio di Cesarea (ca. 265 – ca. 340), utilizzando la versione greca dei LXX, calcolò la data del 5199 a.C., data spesso utilizzata nei paesi cattolici. Il suo calcolo fu ripreso da Dante nella Divina Commedia:

«Quindi onde mosse tua donna Virgilio,
quattromilia trecento e due volumi
di sol desiderai questo concilio; e vidi lui tornare a tutt’ i lumi
de la sua strada novecento trenta
fïate, mentre ch’ïo in terra fu’mi.»
(Paradiso XXVI118-123)

In questo passo Adamo afferma di aver trascorso 4302 anni nel Limbo, dalla sua morte a quella di Gesù; a questi vanno sommati i 930 anni di vita di Adamo (Genesi 5,5). Poiché Gesù morì secondo Dante nel 34, si ottiene 34-4302-930=-5198, che corrisponde al 5199 a.C. dato che non esiste l’anno zero. La datazione di Eusebio fu adottata anche da María di Ágreda, la “Suora Blu” del XVII secolo, nella sua “Mystica Ciudad de Dios”.