Dalla nube che profuma di rum al pianeta dove piove vetro: 10 cose affascinanti nello spazio che non sapevi esistessero

0
571

Nello spazio ci sono ancora molte cose da scoprire. Flickr/Dave Dugdale

Anche se non sappiamo molto del nostro universo in espansione e potenzialmente infinito, quello che abbiamo scoperto fino ad ora è un misto di imponente, spaventoso e assolutamente strano.

Ecco alcune curiosità spaziali che non sapevi esistessero.

C’è una gigantesca nube spaziale che potrebbe odorare di rum

Sagittarius B2 è la regione arancione-rossa brillante al centro-sinistra di questa immagine. ESO / APEX e MSX / IPAC / NASA

La nube spaziale Sagittarius B2 è una vasta nuvola di polvere e gas al centro della nostra galassia. È composta soprattutto di formiato di metile, la molecola responsabile dell’aroma unico del rum e del sapore fruttato dei lamponi.

Quindi, se fluttuassi attraverso Sagittarius B2, potresti essere circondato dall’odore di rum e dal sapore di lampone.

Gli scienziati hanno scoperto un pianeta che potrebbe essere composto da diamante solido

Thomson Reuters

Nel 2017, un gruppo di ricerca internazionale composto da astronomi ha scoperto quello che potrebbe essere un pianeta fatto di diamante solido.

Le pulsar sono piccole stelle di neutroni morti con un diametro di soli 20 chilometri che compiono centinaia di rotazioni al secondo mentre emettono fasci di radiazioni.

Il pianeta in questione è in coppia con la pulsar PSR J1719-1438 e gli scienziati pensano che sia fatto interamente di carbonio così denso che potrebbe essere cristallino, cosicché gran parte di quel mondo sarebbe diamante. Secondo Reuters, incredibilmente il pianeta “compie una rivoluzione attorno alla propria stella ogni due ore e 10 minuti, ha una massa leggermente maggiore di Giove ma è 20 volte più denso”.

C’è anche un pianeta che è composto interamente di ghiaccio – ma è in fiamme

Le dimensioni comparate di Gliese 436 e Nettuno. Wikimedia Commons

Gliese 436b è una specie di paradosso. Il remoto esopianeta è composto solo di ghiaccio. Ma, stranamente, questo ghiaccio sembra essere in fiamme.

La superficie di Gliese 436b ha una temperatura rovente di 439 gradiCelsius, ma il paesaggio ghiacciato del pianeta resta gelido a causa dell’immensa forza gravitazionale esercitata dal nucleo del pianeta. Questa forza mantiene il ghiaccio molto più denso rispetto al ghiaccio a cui siamo abituati sulla Terra e si pensa che addirittura comprima ogni vapore acqueo che potrebbe evaporare.

La pulsar Vedova Nera consuma il proprio compagno

J1311 come la vediamo dalla Terra. NASA

Secondo l’American Astronomical Society, la pulsar Vedova Nera — o Pulsar J1311-3430, com’è conosciuta nei circoli astronomici – è un tipo di stella di neutroni che bombarda lentamente di radiazioni la sua stella compagna. Maggiore è il materiale che la pulsar porta via da quella stella, più lentamente girerà. L’energia persa dalla pulsar mentre evapora può colpire la sua compagna, provocandone l’evaporazione.

Gli astronomi hanno scoperto un pianeta vagabondo alla deriva da solo per l’universo

Questo primo piano di un’immagine catturata dallo strumento SOFI sul New Technology Telescope dell’ESO all’osservatorio La Silla mostra il pianeta fluttuante CFBDSIR J214947.2-040308.9 in luce infrarossa. Wikimedia Commons

La scoperta del “pianeta vagabondo” CFBDSIR2149 nel 2012 ha provocato fermento nella comunità scientifica.

Questo perché i pianeti a cui siamo abituati orbitano attorno a una stella, mentre sembra che lui stia vagando per lo spazio senza una stella. Il pianeta ha una massa che è circa sette volte quella di Giove.

Gli astronomi ritengono probabile l’esistenza di miliardi di pianeti vagabondi – in effetti, ritengono probabile che superino in numero i pianeti che girano attorno a stelle.

C’è un pianeta dove piove vetro affilato, di traverso, a causa di venti a 8.700 km/h

Questo grafico descrive HD 189733b, il primo pianeta extrasolare catturato ai raggi X mentre passa davanti alla sua stella madre. NASA

La bella tonalità blu dell’esopianeta HD 189733 b nasconde la natura brutale del suo ambiente.

Secondo la Nasa, se passeggiassi sulla superficie di questo mondo,saresti soggetto a venti fino a 8.700 km/h, sette volte circa la velocità del suono. Peggio ancora, si ritiene che la pioggia su questo pianeta sia composta di schegge di vetro e che spazzi la superficie di traverso.

Gli scienziati hanno scoperto una gruppo di pianeti abitabili

Ross 128 b è un esopianeta sconosciuto che orbita attorno a una stella di tipo M in un’illustrazione di fantasia. NASA

Gli astronomi hanno identificato oltre 40 pianeti che potrebbero essere simili alla Terra, che hanno cioè le condizioni potenzialmente essere favorevoli alla vita aliena.

Una delle più recenti e più promettenti scoperte è arrivata nel 2017, quando lo European Southern Observatory ha identificato Ross-128b, un esopianeta lontano 11 anni luce.

Si ritiene che questo pianeta abbia un paesaggio roccioso e temperature massime e minime tali da permettere l’esistenza di acqua liquida sulla sua superficie. La durata di un anno su Ross-128b è di circa 10 giorni soltanto.

Le stelle cadenti esistono veramente

Le stelle iperveloci possono essere molte volte più grandi del nostro sole. flickr / Mike Renlund

Probabilmente sai che le “stelle cadenti” che vediamo strisciare il nostro cielo notturno in realtà sono meteore che bruciano nell’atmosfera terrestre. Si è però scoperto che alcune stelle sfrecciano veramente nello spazio.

Queste stelle iperveloci sono state scoperte dagli astronomi nel 2005. Si pensa che si formino quando un sistema stallare binario – un sistema con due stelle – viene distrutto da un immenso buco nero. Una delle stelle nel sistema viene solitamente consumata dal buco nero, mentre l’altra viene lanciata nello spazio a una velocità di milioni di chilometri all’ora.

Ci sono cento specchi sulla superficie della luna

Il pannello è ancora in uso, NASA

La maggior parte delle persone non sa che gli astronauti Buzz Aldrin e Neil Armstrong si sono lasciati dietro un curioso souvenir sulla superficie lunare dopo la loro missione Apollo del 1969.

Gli esploratori spaziali hanno depositato sulla superficie lunare un pannello da 60 centimetri coperto da 100 specchi. Gli astronomi oggi usano questo pannello per calcolare la distanza tra la luna e la Terra riflettendo impulsi laser negli specchi. È l’unico esperimento della missione Apollo ancora funzionante.

La maggiore riserva d’acqua nell’universo sta fluttuando attorno a un buco nero

Illustrazione artistica di un quasar, o un buco nero che si alimenta, simile all’APM 08279 + 5255, dove gli astronomi hanno scoperto enormi quantità di vapore acqueo. NASA / ESA

L’acqua è essenziale alla vita umana, e non c’è nessun posto nell’universo che ne ha di più del quasar APM 08279+5255. I quasar, per definizione, sono oggetti molto compatti con una luminosità incredibile che assomigliano a una stella. Si crede che siano alimentati da buchi neri supermassicci.

Questo quasar, in particolare, è composto da un buco nero circondato da una nube di vaporeche contiene 140mila miliardi di volte la quantità di acqua presente sulla Terra. È il più grande serbatoio di acqua mai scoperto. Grazie al modo in cui la luce attraversa lo spazio, gli scienziati teorizzano che questa nube acquosa si sia formata soltanto 1,6 milioni di anni dopo l’universo stesso.