Live

  • Germania va verso la conferma del lockdown nazionale dopo il 10 gennaio

    La Germania va verso la conferma del lockdown nazionale iniziato il 16 dicembre dopo un aumento dei casi che ha costretto la signora Merkel a chiudere anche scuole e asili. Le misure si dovrebbero estendere quindi a dopo il 10 gennaio.

  • Ok dall’Egitto al vaccino cinese Sinopharm

    L’Egitto ha approvato l’uso del vaccino anti-Covid sviluppato dal gigante farmaceutico cinese Sinopharm che sarà somministrato entro la fine di gennaio. Lo ha annunciato il ministro della Sanità. “L’autorità farmaceutica egiziana ha approvato sabato il vaccino cinese Sinopharm”, ha detto Hala Zayed alla tv locale MBC Masr. Il primo lotto del vaccino è stato consegnato a dicembre con ulteriori dosi previste per questo mese. “Il secondo carico dovrebbe arrivare nella seconda o terza settimana di gennaio e non appena arriverà inizieremo le vaccinazioni”, ha spiegato il ministro. Ogni lotto del vaccino è composto da 50.000 dosi e il ministero ha annunciato che il primo gruppo a riceverlo saranno gli operatori sanitari. Zayed ha precisato che l’Egitto prevede di acquistare 40 milioni di dosi da Sinopharm. Il Paese, il più popoloso del mondo arabo con circa 100 milioni di abitanti, ha registrato oltre 140.000 casi di Covid-19 e 7.800 decessi. Dopo un breve rallentamento, il numero di infezioni è aumentato notevolmente alla fine del 2020: da circa 100 nuovi casi al giorno di ottobre si è passati a 1.400.

  • Argentina, 1% ‘eventi avversi’ con vaccino Sputnik V

    Il ministro della Salute argentino Ginés González García ha reso noto che a fronte delle prime 32.013 vaccinazioni di personale sanitario in tutto il Paese realizzate con il vaccino russo Sputnik V, vi sono stati 317 “eventi avversi”, di cui “il 99,3% classificati come lievi o moderati”. Intervenendo nella polemica suscitata in Argentina sulla sicurezza del vaccino prodotto dal laboratorio russo Gamaleya, García ha sottolineato via Twitter che “si tratta di un 1%” e che “la presenza di febbre, cefaleo o dolori muscolari, come sintomi unici o associati, ha riguardato l’80% degli eventi registrati”. Il ministro ha poi ricordato che “nel caso della manifestazione di questi sintomi, essi appaiono entro sei ore dalla somministrazione del vaccino e scompaiono nel giro di 24-48 ore”. Da parte sua, il viceministro della Salute del governo della città di Buenos Aires, Nicolás Kreplak, ha commentato che “le reazioni registrate con lo Sputnik V sono simili a quelle rilevate nella somministrazione degli altri vaccini”. Negli ultimi giorni i dati sui contagi sono peggiorati in Argentina: il ministero della Salute ha riferito che dal 31 dicembre al due gennaio i contagi sono stati 20.906, per un totale da marzo di 1.634.834. I morti sono stati 212, con un bilancio complessivo di 43.375.(

  • Rappuoli, ricerca scientifica sia priorità del Paese

    La ricerca scientifica sia una priorità del Paese. E’ quanto spiegato da Rino Rappuoli, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca sugli anticorpi monoclonali contro il Covid-19, nell’editoriale pubblicato sull’Informatore, la rivista mensile dei soci di Unicoop Firenze. “Mai come adesso sta diventando chiaro a tutti quanto sia importante la ricerca scientifica. Dopo un anno in cui abbiamo affrontato il Covid 19 con metodi tradizionali come la quarantena, le zone rosse e le mascherine, nel corso del 2021 saremo in grado di controllare la pandemia, riguadagnare libertà e tornare a una vita normale grazie ai vaccini, agli anticorpi monoclonali e ai farmaci – ha ripreso -, che abbiamo a disposizione proprio grazie alla ricerca. È anche il momento di far capire che la ricerca non è importante solo in caso di pandemia. Lo è sempre. Uno strumento essenziale per curare i tumori, le malattie rare, l’Alzheimer, per risolvere i problemi del nostro pianeta come il riscaldamento globale, la resistenza agli antibiotici, l’inquinamento”. Per Rappuoli “la ricerca è anche l’unico strumento che può costruire un futuro sostenibile, creare posti di lavoro qualificati, portare nuove tecnologie nelle imprese, far diventare il nostro un Paese da cui i giovani non siano costretti a fuggire per cercare un lavoro. Investire in ricerca vuol dire investire sul capitale umano dei giovani”. “L’Italia di oggi ha tutte le carte in regola per avere una posizione di rilievo nell’economia del futuro e garantire alle nuove generazioni una vita di qualità nel Paese più bello del mondo – ha continuato lo scienziato -. I nostri giovani sono bravi e quando vanno all’estero hanno carriere brillanti nelle migliori industrie e università. Dobbiamo creare l’ambiente adatto qua e lo si può fare solo se investiamo in ricerca, tecnologia e conoscenza. Non è utopia, ma potrà accadere se tutti i cittadini comprendono che è l’unico investimento che può fare dell’Italia un Paese di serie A. Altrimenti, condanneremo figli e nipoti a una vita di serie B. È assolutamente necessario che tutti i cittadini pretendano che politici e governanti facciano della ricerca scientifica una priorità”. Unicoop Firenze, insieme ad altre Cooperative, ha avviato una raccolta fondi, arrivata già a 1,2 milioni di euro, per sostenere i ricercatori del Mad Lab.

  • Positivo medico Siracusa vaccinato 6 giorni fa

    E’ risultata positiva al Covid 19 una dottoressa dell’ospedale Umberto I di Siracusa che era stata vaccinata sei giorni fa a Palermo. Secondo quanto confermato dall’Azienda sanitaria provinciale, era stata una delle prime ad essere sottoposta al vaccino e ieri è stata ricoverata.

  • Scuola: petizione, verso 100mila “no” alla riapertura delle superiori

    Sono oltre 83mila le persone, soprattutto docenti, che in pochi giorni hanno sottoscritto la petizione dell’Unsic che chiede di proseguire con la Dad per qualche altra settimana, almeno alle superiori. Entro il 7 gennaio il sindacato punta a superare le 100mila adesioni. “Lontani da un dibattito tutto ideologico tra fautori della scuola in presenza o della didattica a distanza, noi poniamo almeno due dati di fatto – spiegano dall’Unsic, organizzazione datoriale -innanzitutto riaprendo le superiori in presenza, seppure a metà, si determineranno tra studenti, docenti, familiari e utenti del trasporto pubblico non meno di sei milioni di contatti al giorno. Se l’imperativo è ridurre le occasioni di distanziamento, c’è coerenza o incoscienza in tale scelta di riaprire, tra l’altro con poche novità in termini di presidi sanitari a scuola, tracciamenti o forte potenziamento dei trasporti? A ciò si aggiunge un altro dato inconfutabile: lo scorso 14 settembre, alla prima campanella, in Italia erano 1.008 i nuovi casi quotidiani di Covid e 14 i decessi; il 7 gennaio, quando riapriranno le scuole, casi e decessi saranno oltre dieci volte di più. Insomma, è concreto il rischio di alimentare una terza ondata peggiore delle altre perché molti ospedali sono ancora in sofferenza, partono le influenze stagionali e si rischia di inficiare la campagna vaccinale appena cominciata. È ammissibile che per il protagonismo di qualche politico e per non aspettare qualche altra settimana, con la popolazione fragile finalmente vaccinata, rischiamo tutti di accentuare i drammi sanitari, psicologici ed economici collettivi e di appesantire ulteriormente il bilancio di vite umane che ci vede amaramente primi in Europa?”. ,,”In pochi giorni abbiamo oltrepassato 83.000 adesioni alla nostra petizione limitata alla prosecuzione della Dad per le sole scuole superiori – continuano dall’organizzazione datoriale – se avessimo esteso la richiesta agli altri ordini di scuole, come ci hanno chiesto in tantissimi, quel numero sarebbe oggi più che doppio. È la conferma che una maggioranza silenziosa è preoccupata per questo rischio e vuole responsabilmente salvaguardare vite umane e attenuare le sofferenze”.

  • 372 positivi nelle Marche in 24ore

    Sono 372 i positivi al covid rilevati nelle Marche nelle ultime 24 ore nel percorso nuove diagnosi. Il Servizio Sanità della Regione ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2.575 tamponi: 1.400 nel percorso nuove diagnosi (di cui 262 nello screening con percorso Antigenico) e 1.175 nel percorso guariti, con un rapporto positivi/testati pari al 26,6%. I 372 positivi sono 167 in provincia di Pesaro Urbino, 77 in provincia di Ancona, 49 in provincia di Macerata, 43 in provincia di Fermo, 29 in provincia di Ascoli Piceno e 7 di fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (42), contatti in setting domestico (83), contatti stretti di casi positivi (98), contatti in setting lavorativo (14), contatti in ambienti di vita/socialità (13), contatti in setting assistenziale (6), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (15), screening percorso sanitario (8) e 1 rientro dall’estero. Per altri 92 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Sui 262 teste del Percorso Screening Antigenico sono stati riscontrati 11 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.

  • Golf: Herman positivo, salta Sentry Tournament

    Primo caso di positività al Covid del 2021 sul PGA Tour di golf: riguarda Jim Herman, 43enne di Cincinnati, costretto a saltare il Sentry Tournament of Champions, in programma dal 7 al 10 gennaio alle Hawaii. A Kapalua, nell’isola di Maui, ci saranno tanti big mondiali. Dal leader Dustin Johnson allo spagnolo Jon Rahm (numero 2). Passando per Justin Thomas, Bryson DeChambeau e Collin Morikawa. Tra gli assenti ecco Herman, che ha contratto il Coronavirus il 30 dicembre. “Una pessima conclusione del 2020”, il tweet dell’americano, ora in isolamento.

  • Malta, 1.400 vaccinati, immunità gregge entro estate

    Sono state circa 1.400 le persone vaccinate nella prima settimana a Malta. Numero che pone il paese più piccolo d’Europa al nono posto al mondo per numero di persone immunizzate ogni cento abitanti, dietro Israele, Bahrein, Uk, Islanda, Usa, Danimarca, Cina e Canada. Lo riportano i media maltesi assieme all’appello della associazione dei medici maltesi a fare ancora di più. Ma il ministro della Salute e vicepremier maltese, Chris Fearne, che su Twitter ha rilanciato la lusinghiera classifica delle vaccinazioni maltesi, si dice soddisfatto: “Stiamo rispettando gli obiettivi, le cose stanno andando secondo programma”. Il piano del governo prevede che nei prossimi giorni si salga a 2.000 vaccinazioni a settimana, per poi passare a 5.000 entro la fine del mese in modo da immunizzare tutto il personale sanitario di prima fila e gli anziani over 85 entro la metà di febbraio e raggiungere la cosiddetta ‘immunità di gregge’ (ovvero l’immunizzazione di almeno il 70% della popolazione) entro l’inizio dell’estate. Alla metà di gennaio, secondo quanto riferisce un portavoce del ministero, a Malta (che per la prima settimana ha ricevuto dalla Commissione Europea un lotto di circa 10mila dosi del vaccino Pfizer) sono attese 100mila dosi del vaccino della Moderna.(

  • Focolaio in una Rsa del ravennate, morte 10 suore

    Dieci suore morte in una casa di riposo di Cervia, nel Ravennate, colpite da Covid-19. Lo riporta l’edizione ravennate del Resto del Carlino. La struttura, che ospitava per lo più anziane religiose, è diventata nelle scorse settimane un focolaio di coronavirus, con 45 ospiti che sono state tutte contagiate. In dieci non sono sopravvissute, avevano tra 80 e 93 anni. Le altre sono ora negative al virus, sono guarite, tranne una suora ancora positiva ma senza sintomi.

  • La Svizzera ammette: abbiamo sottovalutato il virus

    “Tra luglio e settembre abbiamo sottovalutato la situazione. Pensavamo di poter tenere il virus sotto controllo” ma non è successo. E’ l’ammissione del neo presidente della Confederazione Svizzera, Guy Parmelin, di fronte a una seconda ondata che ha colpito duramente il paese. Entrato in carica il primo gennaio, Parmelin, in qualità di consigliere federale responsabile dell’economia, ha però svolto un ruolo importante nella gestione della crisi sanitaria sin dal suo inizio. Membro del partito populista di destra Udc, in un’intervista al quotidiano domenicale SonntagsBlick, ha inoltre spiegato che il coordinamento con i Cantoni, che si assumono la maggior parte delle responsabilità per la gestione della crisi sanitaria, “non è stato sempre facile” e che talvolta il Consiglio federale ha dovuto prendere in mano la situazione per coordinare la lotta contro la malattia. Il paese di 8,6 milioni di abitanti ha vissuto una prima ondata relativamente moderata rispetto alla violenza con cui la pandemia ha colpito i suoi vicini europei, ma dall’autunno è stato colpito da una seconda ondata molto forte, con una media di oltre 4.000 nuovi contagi e cento morti al giorno. Le vaccinazioni sono iniziate in diversi cantoni, ma a un ritmo ancora lento. E sono stati inoltre rilevati diversi casi di variante britannica.

  • In mattinata riunione Conte-capidelegazione

    Una riunione tra il premiere Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, a quanto si apprende da fonti di governo, è stata convocata per questa mattina per fare un punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività. Alla riunione partecipa anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

  • Gran Bretagna, Johnson: abbiamo un periodo duro davanti

    Il premier Boris Johnson dice al Paese che guida: abbiamo un periodo duro davanti e che la situazione migliorerà entro la primavera, non prima. C’è una serie di misure più dure, aggiunge, che potremmo considerare.

    Un uomo fa passeggiare il suo cane in una Brick Lane deserta a Londra
  • India, dopo AstraZeneca sì anche a vaccino nazionale

    L’autorità sanitaria indiana ha confermato oggi di avere approvato il vaccino Oxford-AstraZeneca annunciando di avere dato il via libera anche a un vaccino nazionale, prodotto dalla società farmaceutica Bharat Biotech. Secondo il premier Narendra Modi l’approvazione rappresenta “una svolta decisiva per rafforzare lo spirito di combattimento” nel Paese e “accelerare la marcia verso una nazione più sana e libera da Covid”. Questi due vaccini “sono stati approvati per un uso limitato in situazioni di emergenza”, ha commentato durante una conferenza stampa il direttore dell’autorità nazionale di sorveglianza sui farmaci V.G. Somani. L’India è il secondo Paese al mondo per numero di casi di coronavirus (10.323.965, fonte Universityà Johns Hopkins) dopo gli Usa ed il terzo per numero di morti (149.435) dopo Usa e Brasile.

    Pechino, inizio della campagna vaccinale per le categorie a rischio
  • New York supera 1 milione di casi

    New York è diventata il quarto stato degli Stati Uniti a superare un milione di contagi became the fourth state to pass 1 million total Covid-19 cases since the start of the pandemic. Florida reported more than 31,000 cases over New Year’s, and North Carolina’s new infections rose to two days of highs during the holiday. The U.S. is nearing 350,000 fatalities.

  • Brusaferro, epidemia ancora molto pericolosa

    – Non si può ancora parlare “di ritorno alla vita normale. Viviamo in una pandemia, il virus circola diffusamente nel nostro Paese e i servizi sanitari sono sotto stress”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro che sottolinea: “Non è il momento di rilassarsi. Tutti i dati mostrano che l’epidemia non è finita, è ancora in una fase molto pericolosa. Abbiamo però imboccato la strada per controllarla grazie ai vaccini”. L’andamento dell’Rt “sta di nuovo risalendo e il numero dei nuovi positivi rimane elevato”, come sta avvenendo anche negli altri Paesi europei “dove le curve sono in crescita e questo mal comune deve metterci in guardia”, spiega. Bisogna evitare “che la curva riparta e questo si può fare adottando con rigore e sistematicamente le misure di prevenzione che ormai gli italiani conoscono: mascherina, distanziamento, igiene delle mani, no assoluto agli assembramenti”. Il vaccino “è un segnale positivo di grande speranza però per i prossimi mesi dovremo continuare a mantenere uno stretto controllo dei comportamenti individuali e sociali”, altrimenti si finisce “per favorire la circolazione del virus”. I dati sull’impatto dell’epidemia relativi a questo periodo “li vedremo a metà gennaio. Oggi i numeri quotidiani e l’incidenza sono ancora superiori ai 50 nuovi casi per 100.000 abitanti nei sette giorni, e il margine di resilienza del sistema sanitario è risicato. Quindi non è possibile fare a meno di misure di mitigazione”. C’è stata “una decrescita nell’occupazione dei posti letto, ma ultimamente è rallentata e la capacità di reggere l’impatto dei ricoveri si è ridotta”. Ogni violazione alle regole “purtroppo si paga a caro prezzo. Il virus non fa sconti”. Per la riapertura degli impianti sciistici, che non avverrà prima del 18 gennaio, “molto dipenderà dal quadro epidemiologico”. La riapertura della scuola “va salvaguardata per il suo valore educativo e sociale. All’interno del sistema scolastico i protocolli adottati sono rigorosi, ma bisogna tener conto che i rischi sono legati anche a tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Le scelte future non potranno prescindere dalla limitata resilienza del nostro sistema sanitario”.

    Mascherina all’aperto in Australia
  • Usa, superati i 350mila morti. Nuovo record, 277mila casi in un giorno

    Gli Stati Uniti hanno superato oggi la soglia dei 350mila morti a causa del coronavirus: è quanto emerge dai conteggi dell’università americana Johns Hopkins. Secondo gli ultimi dati, le vittime nel Paese dall’inizio della pandemia sono 350.186 a fronte di un bilancio complessivo di 20.427.780 contagi.

  • Usa, ricoverato in ospedale giornalista Larry King

    Il celebre giornalista americano Larry King è ricoverato in ospedale da oltre una settimana a causa del coronavirus: lo ha reso noto una fonte della sua famiglia, secondo quanto riporta la Cnn. King, 87 anni, si trova al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles ed i suoi tre figli, a causa delle rigide restrizioni imposte dalla struttura, non sono ancora stati in grado di visitarlo. Il giornalista, storico volto della Cnn, soffre di diabete, in passato ha avuto seri problemi cardiaci e nel 2017 è stato operato per un tumore ai polmoni. Quest’anno ha perso due figli, Andy e Chaia, nel giro di poco più di tre settimane: il primo è morto per un attacco cardiaco il 28 luglio, mentre la seconda è deceduta il 20 agosto a causa di un tumore ai polmoni. King ha condotto il talk show Larry King Live sulla Cnn dal 1985 al 2010, e attualmente conduce il programma Larry King Now su Hulu e RT America, nonchè il domenicale Politicking with Larry King sugli stessi due canali online.

    Larry King

Loading…