Il 5 settembre la macchia solare in decadimento AR2865 ha prodotto un brillamento di classe B7: l’esplosione ha generato un’onda d’urto (visibile nell’immagine in basso) nella bassa atmosfera del Sole e potrebbe aver scagliato una debole espulsione di massa coronale (CME) verso la Terra.

L’arrivo del materiale espulso è previsto tra 8 e 9 settembre.

Seguiranno aggiornamento su questo evento che potrebbe disturbare la magnetosfera terrestre.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.

Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.