Inizialmente la Regione aveva deciso di sospendere la somministrazione di tutti i lotti del farmaco, ma in seguito il provvedimento è stato limitato al solo lotto sospetto

Un docente della provincia di Biella, di 58 anni, è morto poche ore dopo la somministrazione a Candelo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha da subito provveduto alla sospensione – in via precauzionale, come viene specificato in una nota interna inviata alle Asl – della somministrazione dei vaccini prodotti dalla stessa casa farmaceutica. «È disposta l’immediata sospensione delle vaccinazioni con il predetto vaccino, a prescindere dai lotti giacent …

Un docente della provincia di Biella, di 58 anni, è morto poche ore dopo la somministrazione a Candelo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha da subito provveduto alla sospensione – in via precauzionale, come viene specificato in una nota interna inviata alle Asl – della somministrazione dei vaccini prodotti dalla stessa casa farmaceutica. «È disposta l’immediata sospensione delle vaccinazioni con il predetto vaccino, a prescindere dai lotti giacenti presso le vostre farmacie», veniva specificato dal coordinatore generale e commissario per il piano vaccinale, Antonio Rinaudo.

In seguito, tuttavia, la stessa Regione ha deciso diversamente sospendendo solo un lotto sospetto (ABV5811) e decidendo di proseguire con la somministrazione con gli altri lotti. «Essendo stato individuato il lotto sospetto, del quale faceva parte il vaccino somministrato al soggetto deceduto, la sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco, deve intendersi limitata unicamente ai vaccini facenti parte del lotto in questione – si legge in una nota inviata alle Asl -. Pertanto, le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi, possono riprendere immediatamente».

Non si hanno ancora informazioni sulla vittima, la prima in Piemonte temporalmente avvenuta dopo una vaccinazione (cui è stato sottoposto nella giornata di ieri, sabato), dopo altri casi registrati in Italia e che avevano portato alla sospensione di lotti di vaccinazione. Proprio in questo ore sono stati avviati nuovi centri specifici per dare un’accelerazione al piano vaccinale (in mattinata a Torino è stato aperto il quarto centro cittadino) che nei prossimi giorni interesserà un’ampia parte della popolazione.

È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. Si riunirà nel pomeriggio. «Si tratta – specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi – di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini».


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