Foxconn ha chiuso il quarto trimestre del 2018 facendo registrare un calo di profitti del 12,6%, probabilmente a causa del rallentamento delle vendite fatto registrare da iPhone verso la fine dello scorso anno.

La notizia viene dal The Wall Street Journal, il quale spiega che la società taiwanese avrebbe registrato profitti pari a 2 miliardi di dollari nel Q4 2018, contro i 2,3 miliardi del Q4 2017, nonostante i ricavi siano aumentati del 4,6% e abbiano raggiunto i 58,69 miliardi di dollari. Foxconn non ha confermato esplicitamente la correlazione diretta tra il suo calo e quello delle vendite di iPhone, tuttavia si tratta di una delle cause più plausibili visto che la casa di Cupertino rappresenta uno dei principali clienti delle fonderie.

A gennaio Apple aveva avvisato gli investitori che il quarto trimestre dell’anno avrebbe presentato risultati complessivi inferiori alle previsioni, a causa del peggioramento delle condizioni del mercato cinese, dove la casa di Cupertino ha subito un’importante battuta d’arresto per quanto riguarda i volumi di vendita. Le performance al di sotto delle aspettative – ben lontane dall’essere negative – hanno avuto comunque ripercussioni negative su tutta la filiera, dal momento che tutti i bilanci preventivi erano stati basati su un determinato livello di vendite, risultato in seguito al di fuori dalla portata di Apple, almeno per quest’anno.

Più che i risultati concreti, l’economia tiene maggiormente conto delle aspettative e della capacità di attenderle/disattenderle. Per quanto un risultato possa apparire buono in termini assoluti, i suoi effetti negativi saranno amplificati in base a quanto questo si discosta dal risultato atteso, arrivando a condizionare pesantemente l’andamento di mercato di una determinata società. Il delta tra aspettativa e ciò che si è conseguito rappresenta, in qualche modo, la misura che quantifica il successo/insuccesso di una qualsiasi realtà economica.