E’ raccontata nell’epopea assiro-babilonese di Erra Nergal. Erra Nergal è il nome mesopotamico, quindi sumero-accadico eccetera, di uno di quelli lì che decide di intervenire su Sodoma e Gomorra, le cinque città, perché, dice l’epopea di Erra Nergal, Nabu, che è un altro nome di uno di quelli lì, Nabu è il nome, la parte iniziale del nome di Nebuchadnezzar, cioè Nabucodonosor, cioè quel RE si riferiva a Nabu. Allora Nabu stava convertendo quelle città, cioè le stava facendo passare da una alleanza militare ad un’altra e allora Erra Nergal decide di intervenire, ma questa volta decidono di intervenire pesantissimamente e allora, per poterlo fare, riuniscono il consiglio degli Hannun, presieduto da uno dei due figli del grande capo dell’impero Hannun, perché devo chiedergli il permesso di usare le loro armi speciali, perché non le potevano usare senza il permesso e sono armi che, sono descritte così, uccidono sia quelli che stanno sopra che quelli che stanno sotto. Sono armi che azzerano tutto, annientano tutto, annientano ogni forma vivente.

LA SCRITTURA HARAPPA

E la battaglia non riguarda soltanto Sodoma e Gomorra, ma riguarda anche tutto il territorio del Sinai, dove c’era un centro di comando messo sul monte Mashu. E’ scritto nella tavoletta K5001 delle edizioni Oxford, quindi non nelle traduzioni degli alternativi ma in quelle ufficiali, c’è scritto che in questa battaglia un altro di loro, sono sempre gli Hanun, che si chiama Ninurta, arriva sul monte Mashu e liberò la prima arma del terrore. Recise con un lampo la cima del monte Mashu, in un solo istante fuse le viscere del monte con la terra, liberò la seconda arma sopra il campo dei carri celesti. Con la brillantezza di sette soli, le rocce della pianura vennero tramutate in ferita stillante, la terra tremò, andò in frantumi, i cieli dopo la brillantezza si oscurarono, di pietre bruciate e frantumate era ricoperta la pianura dei carri celesti, di tutte le foreste che avevano circondato la pianura solo il fusto degli alberi era rimasto in piedi.

Siamo nel 2024, e qui c’è la datazione precisa per tutta una serie di studi geologici, nel 2024 avanti Cristo, ne avevano di fantasia quelli che hanno scritto questa roba qui ma non è mica finita, sentite. Arrivando a Sodoma e Gomorra, Nergal, che faceva parte della stessa alleanza militare di Ninurta, Nergal desiderò emulare Ninurta. Seguendo la strada dei re, volò fino alla valle verdeggiante delle cinque città che sono la pentapoli biblica. Nella valle verdeggiante dove Nabù stava convertendo la gente, Nergal progettava di schiacciarlo come un uccello in gabbia. Sulle cinque città, l’una dopo l’altra, Erra inviò dai cieli un’arma del terrore, distrusse le cinque città della valle, le città si tramutarono in desolazione, furono sconvolte dal fuoco e dallo zolfo e tutto ciò che in esse aveva vita si trasformò in vapore”. Quattromila anni fa, ma non è mica finita. Succede una cosa che neppure loro avevano previsto.

Nergal è il primo figlio di Enki-Eaki . Nella foto vedete Nergal è seduto in una posizione di controllo come un pilota che pilotava un oggetto, mentre di fronte a lui è raffigurato il panello di comando sul volo. E’ da pelle d’occa .

Loro avevano le loro città e i loro centri di comando in Mesopotamia e qui siamo nella zona del Mar Morto. Nel lamento sulla città di Uruk c’è scritto: i grandi dèi, cioè i grandi Hanun, impallidirono di fronte alla immensità di ciò che era stato prodotto dall’arma, che il vento del male sarebbe seguito ai bagliori, non lo sapevamo, che la tempesta portatrice di morte nata in occidente, cioè dal Mar Morto, si sarebbe diretta verso oriente chi avrebbe potuto predirlo? Cioè quegli stessi che hanno autorizzato l’utilizzo di quelle armi. Siccome loro stavano in Mesopotamia, non avevano previsto che i venti avrebbero portato il vento del male dal Mar Morto fino in Mesopotamia, che la tempesta portatrice di morte nata in occidente si sarebbe diretta verso oriente, chi avrebbe potuto predirlo? Questa tempesta di morte arriva anche nella città di Nippur che era la sede di comando di Enlil. Nei boschi tutte le creature viventi perirono, sulle sponde del tigre e delle eufrate crescevano solo piante malate, sto sempre leggendo le traduzioni ufficiali, nelle paludi nascevano canne con la punta malata che puzzavano di putridume, orti e giardini non facevano più frutti.

Questa qui era la lamentazione su Ur scritta sulla tavoletta cuneiforme, lamentazione sulla distruzione di Sumer: o come sono desolate le città, gli abitanti ammucchiati come i cadaveri, annientati dal vento del male, del suo popolo dalla testa nera, Sumer è ormai svuotata, è svanita ogni forma di vita, coloro che nelle loro case si erano nascosti dietro porte chiuse come mosche furono abbattuti. Lamentazione per la distruzione di Ur, la morte raggiunge le persone ma nessuno riesce a vederla, tosse e muco riempiono il petto, le bocche rigurgitano di saliva e schiuma, li assaliva un senso di stordimento, una maledizione maligna, mal di testa, poi la vita abbandonava il corpo, la gente non riusciva più a respirare, il vento del male li soffocava, la bocca si allagava di sangue, la testa sguazzava nel sangue mentre il vento del male rendeva pallido il volto. 2.000 avanti Cristo, cioè 4.000 anni fa avevano la fantasia di inventarsi queste cose qui. Sapete cosa dice la Bibbia del territorio di Sodoma e Gomorra? Nel libro di Sofonia, siamo a 1.200 anni dopo l’evento, c’è scritto che il territorio di Sodoma e Gomorra è terra di cardi e desolazione. Nel libro della Sapienza, scritto 2.000 anni dopo l’evento, c’è scritto che nella valle di Sodoma e Gomorra gli alberi da frutto portano frutti vuoti che non giungono a maturazione, 2.000 anni dopo l’evento. C’è scritto nella Bibbia che corrisponde esattamente a ciò che c’è scritto in questi testi assiri e sumero cadici.

Ma come potevano inventarsi una roba del genere? Il sangue alla bocca, il vento del male che uccide senza che uno lo veda, quelli che hanno usato le armi che dicono noi non potevamo, non abbiamo previsto che il vento del male sarebbe arrivato fin qui e scappano, cioè gli dèi scappano per non morire. Cioè, più chiare di così non si può essere. Cioè, o dobbiamo dare il premio Nobel all’infinito a questi qui per la capacità narrativa creativa, ma veramente, veramente, o altrimenti dobbiamo far finta che sia vero, perché questa roba qui contemporaneamente succedeva nella valle dell’Indo Fransvati a Moenjodaro e Arappa. Siamo esattamente negli stessi anni e anche lì hanno usato armi, quelle che in sanscrito si chiamano tejas astras, cioè armi ad alta energia, che producono fonte di calore fino a 2000 gradi centigradi, producevano fonte di calore fino a 2000 gradi applicate per 3-4 secondi, che producono, come sono stati trovati e la calcinazione degli scheletri, cioè tutta la componente minerale degli scheletri evapora. Ci sono gli scheletri ad Arappa e Moenjodaro, ci sono le pietre vetrificate da 2000 gradi, nessun incendio al mondo, nessun incendio al mondo produce quelle temperature, nessun incendio al mondo produce quelle temperature. La vetrificazione è prodotta da temperature di 1800-2000 gradi applicate per 3-4 secondi. Allora quelli lì combattevano tra di loro usando le loro armi, poi si sono fatti furbi vista l’esperienza e da quel momento in avanti hanno fatto combattere i loro sottoposti con le armi convenzionali che noi conosciamo, perché era molto meno rischioso per loro, perché hanno avuto paura di morire. Questo ci raccontano i testi antichi. Gli altri sono lamentazione su Uruk, lamentazione su Ur, lamentazione su Sumer, lamentazione su Nippur. Quindi noi siamo di fronte a dei racconti che sono un po’ stravolgenti perché li riteniamo impossibili, ma così come riteniamo impossibile che questi qui operassero in quel tempo con l’ingegneria genetica. Tempo fa mi rubassero tutti gli appunti, tutti tutti tutti, nelle conferenze mi era capitato di far vedere, perché l’avevo disegnato malamente perché faccio schifo come tante altre cose, ma insomma la possibile collocazione del Gan Eden biblico a ovest del Mar Caspio, diciamo tra il Mar Caspio e la Turchia, attuale Azerbaijan più o meno, e dicevo che com’è che si parte dal Gan Eden biblico e si arriva al paradiso terrestre, quindi le date sono lì, non ci sono dubbi. Gan in ebraico significa (un luogo recintato e protetto). Io spiegavo che dal Gan ebraico si passa al Pairi Daessa iranico che Pairi Daessa significa appunto giardino recintato.

Dal Pairi Daessa iranico Senofonte e Diodoro Siculo hanno grecizzato in paradiseos, termine col quale indicavano i giardini recintati dei signori di Babilonia. Dal Paradiseos greco si è arrivati al Paradisum latino che con il Gan Eden biblico c’entra meno dei cavoli a merenda. Le scienze luglio 2014 parlano del Gan Eden e lo collocano esattamente nello stesso… non è che hanno copiato da me, voglio dire sono studiosi che studiano per conto loro… lo collocano esattamente nello stesso posto in cui lo collocavo io. Vi ho detto prima che nell’Odissea in particolare, libro 6-8, si parla di un Gan Eden che è il giardino di Acinoo. Il nome Paradiso deriva dall’iranico Pairi Daessa che significa frutteto murato. Senofonte ha grecizzato Pairi Daessa in Paradiseos, da cui arriva il Paradisum latino, Omero nell’Odissea descrive qualcosa di simile. Quando io ho letto questo ho avuto un po’ di pelle d’occa perché ho detto ma che bello, ci sono altri che sono arrivati alla stessa e lo pubblicano sulle riviste scientifiche, cioè le stupidaggine che io dicevo nelle conferenze sono confermate in queste riviste scientifiche. Ma c’è di più, molto più interessante.

L’ epopea di Nergal : Sodoma e Gomorra

Nel libro Ebraico ci sono molte scopiazzate dei racconti molto più antichi Sumeri , a partire da Adamo (Adamù 😀 ) fino a Sodoma e Gomorra L’epopea di Nergal .

Questo racconto è stato tradotto dagli accademici dalle tavolette cuneformi .

Si dice che “nelle lotte che si facevavano tra di loro Nergal simulò Ninurta seguendo la strada dei re volò fino alla valle verdeggiante delle cinque città. nella valle verdeggiante dove Nabu stava corvertendo (nel senso di alleanza) la gente Nergal progettava di schiacciarlo come un uccello in gabbia,sulle 5 città, l’una dopo l’altra, inviò dai cieli un’arma del terrore, distrusse le 5 città della valle, che si tramutarono in desolazione e tutto ciò che in essa vi era vita si trasformò in vapore“.(4000 anni fa) tavoletta k 5001- (Penisola del Sinai) – “Ninurta partì alla volta del monte Mashu,Nergal lo seguiva d’appresso,Ninurta controllava dai cieli il monte e la pianura poste al centro della quarta regione, dai cieli allora Ninurta liberò la prima arma del terrore, recise con un lampo la cima del monte Mashu,in un solo istante fuse le viscere del monte,liberò la seconda arma sopra il luogo dei carri celesti, con la brillantezza di sette soli, le rocce della pianura vennero tramutate in una ferita stillante,la terra tremò,andò in frantumi,i cieli dopo la brillantezza si oscurarono, di pietre bruciate era ricoperta la pianura dei carri di tutte le foreste solo i fusti degli alberi erano rimasti in piedi”

Sembrano gli effetti di una Bomba Atomica “moderna” o no